Qui si vuole riflettere su come l'Analisi Transazionale può contribuire a centrare quest'obiettivo favorendo l'elaborazione di una efficace griglia valutativa.
Prima di procedere non guasta ribadire
che si tratta di uno strumento che consenta al selezionatore di:
·
sviluppare considerazioni di ordine tecnico/ organizzativo/attitudinale e non di natura caratteriale
e diagnostica;
·
vincolarsi, per
tutta la durata del colloquio, al proprio ruolo professionale evitando, perciò, di sfociare nella sfera personale. Ovvero non negando ma gestendo (nel senso di non
lasciarsene condizionare) i propri vissuti emotivi e cognitivi;
·
ridurre quanto
più realisticamente possibile, in riferimento a scenari futuri che riguardino l'eventuale inserimento
in azienda del candidato, la distanza tra il verosimile ed il vero;
Fatte queste premesse, consideriamo ora gli aspetti dell'Analisi Transazionale
(di seguito A.T.) più utili al nostro scopo. Non si vuole fare una esposizione
dell'A.T. con intenti divulgativi e didattici, bensì solo indicare
sinteticamente quei concetti funzionali alla elaborazione di uno strumento di
lavoro. Niente di più e niente di meno.
Pertanto, assumiamo come punto di partenza il concetto di Stati
dell'Io.