"Nathan è in scena in molteplici romanzi di Roth. Appare nella trilogia americana che include Pastorale americana (1997), Ho sposato un comunista (1998) e La macchia umana (2000). In queste opere la sua funzione è fondamentalmente quella di narrare le vicende che coinvolgono i protagonisti veri dei romanzi..."

2024

In Pastorale americana, opera che gli è valso il premio Pulitzer nel 1997, la critica di Roth si svolge attraverso la figura di Seymour Levov, detto lo Svedese. Un personaggio, questo Seymour, che incarna l'ideale americano ovvero quel sistema valoriale intriso di perfezione e di tutto quanto ad essa rinvia: successo economico, bellezza, inserimento in società, notorietà, saldi principi morali (quelli americani, ovviamente). Una perfezione, quella di Seymour, che, però, non disorienta, non suscita invidie, non richiama propositi di vendetta da parte di chi perfetto non è e che non è oppressiva verso i "normali" e gli "imperfetti".

2022


"E non conta se si tratti o meno di eventi ordinari oppure epocali. Con DeLillo, anzi, sono proprio le persone "normali" a diventare eroi. Tali in quanto protagonisti di storie eccezionali o di storie banali narrate, però, in maniera eccezionale. O di storie di apparente normalità e di cui lo scrittore fa emergere l'eccezionalità. Ovvero ne esalta l'elemento stupefacente, disorientante, inquietante. Come se esortasse i lettori a non abbassare la guardia nemmeno di fronte agli avvenimenti che più sembrano previsti e prevedibili, quotidiani, automatici, di routine. Dovunque, sembra dire l'autore, si cela l'eccezionalità".

2023


"I personaggi di DeLillo, di fronte ai cataclismi, si impegnano a recuperare la loro semplicità. Keith e Lianne, ognuno a modo suo, provano a ricucire il loro rapporto di coppia così come il contatto con se stessi. A ridurre, quindi, quelle fratture relazionali ed emotive generate, tra loro e in loro, dai due aerei che si sono schiantati sulle Torri. E nel farlo, si scoprono più complessi di quanto siano capaci di tollerare"

2022


"Ad una lettura superficiale è possibile che Zero K risulti una storia di fantascienza. Oppure, quel genere di narrazioni dove i protagonisti appartengono a una setta pseudo-religiosa che fonda il proprio credo sulla possibilità di vita eterna. In questo romanzo di Don DeLillo ci sarebbero tutti gli ingredienti al riguardo: gli adepti pronti al sacrificio, il guru, i dialoghi sul confronto/scontro tra la vita e la morte, il credo in una morte solo temporanea e in una vita, invece, che si rinnoverà indefinitamente. Storie banali e banalizzanti riguardo a temi che, invece, posseggono una loro profondità emotiva, intellettuale, spirituale"

2022


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